A Puebla siamo andati in bus da Città del Messico, la tappa precedente del nostro viaggio in Messico con un bambino di un anno. Sono un paio d’ore e il bus è confortevole. Enea si è addormentato (l’orario di viaggio era strategico, più o meno allora del pisolino della mattina).
Dalla stazione dei bus all’alloggio abbiamo preso un taxi a un prezzo ragionevole, i prezzi a Puebla sono più bassi che a Città del Messico.
Dopo esserci sistemati nell’Airbnb, abbiamo provato a fare un walking tour locale. Ce ne sono molti e si trovano facilmente online. Si prenota, ci si dà un appuntamento di solito allo zócalo e si parte. Le guide sono in genere studenti e studentesse che vogliono praticare la lingua inglese.
È difficile seguire un tour con un bambino di un anno. Enea si è presto stancato, quindi mio marito è rimasto a giocare con lui nella piazza, mentre io ho proseguito il giro, partendo dalla cattedrale barocca sulla piazza principale, le cui torri sono le più alte del Messico.
Coi bambini è così: bisogna fare delle piccole rinunce e adattarsi. In quel momento neanche per Luca era indispensabile seguire il tour, io ne avevo più voglia, quindi lui è rimasto con Elena e io sono andata. Poi ho ripetuto la passeggiata con Luca ed Enea da soli, in modo più disteso fermandoci qua e là per una limonata o a mangiare il giorno dopo.
Perché Puebla?
Puebla de Zaragoza, ufficialmente Heroica Puebla de Zaragoza e nota anche come Puebla de los Ángeles, Angelópolis o semplicemente Puebla, è la prima città costruita dagli spagnoli, non ha un passato preispanico, e il suo centro storico è Patrimonio dell’UNESCO. È un’oasi relativamente tranquilla dove prendere fiato dopo il caos di Città del Messico.
In un giro a Puebla non puoi perderti
- i churros
- la Via degli Artisti
- la Via dei dolci per una fetta di torta
- soggiornare nell’albergo storico Santalavera o anche solo passarci per uno smoothie o una limonata
- mangiare in una Pozoleria per assaggiare i piatti tipici
- la Biblioteca Palafoxiana coi suoi oltre 45000 volumi
- Una merenda o un cocktail al Mirador per una bella visuale sullo zocalo
- Mangiare in piazza, come fanno tutti i locali, carne alla brace.
Da Puebla si possono facilmente organizzare in loco (ne trovate anche su Airbnb) delle escursioni sui vulcani adiacenti alla città, i famosi Popocatépetl e Iztaccíhuatl.
Il giorno successivo abbiamo lasciato Puebla e preso un bus per Oaxaca, la meta successiva del nostro viaggio in Messico con un bambino di un anno, prenotando online con la compagnia ADO.
Dopo Puebla quindi siamo andati a Oaxaca e la Riviera Maya.
Curiosità: la leggenda di Popocatépetl e Iztaccíhuatl.
Nella mitologia azteca, Popocatépetl era un guerriero che amava Iztaccíhuatl.
Il padre di Iztaccíhuatl lo mandò in guerra, ad Oaxaca, promettendogli sua figlia in sposa al suo ritorno (cosa che pensava non sarebbe avvenuta). A Iztaccíhuatl venne detto che l’amato era stato ucciso e lei morì dal dolore.
Quando Popocatépetl ritornò e seppe di averla perduta, morì di dolore anche lui.
Gli dèi li coprirono di una pioggia di stelle e li trasformarono in vulcani.
La montagna Iztaccíhuatl venne chiamata “La donna addormentata” perché ha le sembianze di una donna sdraiata sulla schiena. Lui divenne il vulcano Popocatépetl, che faceva piovere fuoco sulla Terra con furia per la rabbia di aver perduto la donna amata.